Durante l’adolescenza il corpo è teatro di cambiamenti importanti, sia somatici che emozionali. Per quanto siano cambiamenti fisiologici, possono risultare talvolta sconvolgenti, dal momento che vanno a rompere un equilibrio esistente e collaudato.
Per lungo tempo può permanere la sensazione di non avere una forma definita, o altre sensazioni riconducibili alla percezione della propria forma (troppo grande, troppo piccola, troppo alta, troppo bassa) e a come questa viene si muove nel mondo. Il corpo è il luogo di incontro e talvolta scontro, tra l’immagine del bambino che non si è più e quella dell’adulto che ancora non fiorisce.
Uno dei motivi che possono rendere difficile questo passaggio è che i bambini e i ragazzi fanno poca esperienza del sentire il proprio corpo, e anche l’esperienza fatta, il più delle volte manca di consapevolezza.
Conoscersi imparare a riconoscere i propri bisogni e le proprie emozioni, fa parte del normale percorsi di crescita, tuttavia nella nostra cultura, mancano occasioni per elaborare un’educazione affettiva, che supporti i ragazzi e le ragazze nello sviluppare una sana capacità di risposta all’ambiente (respons-ability).
Il corpo può divenire un involucro scomodo nel quale abitare, ed essere considerato alla stregua di un oggetto tra altri oggetti, da valutare e giudicare.
Non è un caso che la maggior parte dei sintomi in adolescenza si manifestino nel corpo, dai disturbi dell’alimentazione alle pratiche di cutting, e che è facile iniziare, per curiosità e per il bisogno di sperimentare.
In questa fase della vita sperimentarsi è una necessità e la consapevolezza di sé può essere uno strumento fondamentale per proteggersi da esperienze che possono bruciare.
Negli ultimi anni sto sperimentando con successo gruppi con adolescenti dove propongo pratiche corporee, in particolare pratiche di consapevolezza attraverso il movimento e la danza. L’obiettivo del lavoro è scoprire il piacere di abitare il proprio corpo e di sperimentarlo nel mondo. Questo piacere è nella natura della vita, che per quanto crudele e complicata, lega la sua presenza su questo pianeta, al piacere e alla sensualità.
Nel corso delle esperienze proposte, lavoro sull’affinare l’ascolto delle sensazioni del corpo in movimento e in relazione con l’ambiente, utilizzando pratiche di rilassamento, di respirazione e di movimento consapevole, cercando un approccio pacifico alla propria corporeità. Propongo fantasie guidate in movimento, lavori di contatto con l’altro e con lo spazio, e momenti di improvvisazione.
Utilizzo la leggerezza, il gioco e il divertimento, per aiutare le persone a sviluppare la fiducia necessaria a lasciarsi cadere dentro se stessi.